“Per un cliente, qualunque cliente, la propria questione è la più importante, pertanto, ogni pratica, va gestita sempre con uguale passione e cura”. Una filosofia vincente che si basa sul valore del rispetto oltre che su di una rigorosa professionalità... “una professionalità per nulla rapportata all’entità delle questioni trattate quanto, piuttosto, all’interesse che le stesse hanno nella vita delle persone”. Così esordisce l’avvocato Raffaella Bordogna che incontriamo nel suo studio cittadino al numero 13 di via Del Casalino. Puntuale, cortese e da subito diretta nell’esposizione del suo pensiero, Raffaella Bordogna ha sempre saputo che professione avrebbe svolto nella vita. All’età di 8 anni, con infinito stupore e una buona dose di disappunto da parte dei genitori che la sognavano “madre di famiglia”, dichiarò, probabilmente con la stessa schiettezza che ancora oggi la contraddistingue, il desiderio di voler fare l’avvocato. Un desiderio che si è alimentato nel corso degli anni sino a divenire un lavoro il cui motore è soprattutto la passione. Laureatasi in Giurisprudenza nel 1980 presso l’Università degli Studi di Parma a pieni voti, l’avvocato Bordogna inizia la sua professione giovanissima, in uno studio personale e, soprattutto, in un contesto allora caratterizzato quasi unicamente da figure maschili.
La tenacia, la serietà e la correttezza accompagnano il suo scrupoloso operato che non passa inosservato ai professionisti già affermati e che si specializza nel campo del diritto amministrativo nei settori enti pubblici, edilizia e urbanistica sino al ruolo di Patrocinante in Cassazione (1997). Eppure nel suo iter professionale non manca l'attività dedicata al diritto di famiglia, una presenza obbligata, a suo dire, grazie ad una connaturale sensibilità verso tutte le problematiche che riguardano i minori e la famiglia appunto. E la famiglia, la sua famiglia, è l’altro grande amore della sua vita. Tre figli (le cui immagini spensierate sorridono dalle mensole della libreria posta frontalmente il grande tavolo di lavoro) completano la vita di questa donna che, con sorprendente capacità organizzativa, è sempre riuscita a creare un equilibrio vincente nella gestione di questi due mondi tanto lontani tra loro per tipologia ma tanto vicini per tempo e spazio: da un lato arringhe e tribunali, dall'altro Maria Vittoria, Alessandro e Sofia e le esigenze che le loro differenti età comportano. “Non avrei mai potuto rinunciare né al lavoro né agli affetti familiari e così ho dovuto destreggiarmi tra l’uno e gli altri e, pensi un po’, c’é persino chi ritiene che l’abbia fatto con grande abilità e maestria!” Amante della terra dove è nata, vissuta e tuttora risiede (Sarnico e Bergamo) Raffaella Bordogna incarna l’autenticità del suo amore verso la gente. La gente incontrata nelle piazze e che rimane il ricordo più bello e forte della campagna elettorale del 1999 per la sua candidatura a sindaco; i clienti che quotidianamente accoglie nel suo studio e di cui, grazie ad un’innata propensione per l’ascolto, comprende disagi e sofferenze al di là delle parole stesse; i colleghi con i quali ha costruito rapporti di collaborazione e stima; i magistrati di cui rispetta il ruolo. Una sorta di umanità vissuta con il coinvolgimento delle emozioni e di quella correttezza professionale che lei stessa definisce “necessaria per fare questo mestiere senza mentire”.